marzo la vedremo in «Nero bifamiliare», commedia dark diretta dal compagno
(nonché musicista) Federico Zampaglione. «Tra noi nessuno stress da competizione
Claudia Gerini
ROMA – Ne ha fatta di strada dal 1995, dai tempi di famolo strano. Ma quella battuta cult, pronunciata nei Viaggi di nozze di verdoniana memoria, le ha portato fortuna. Perché, oggi, Claudia Gerini è una delle attrici di casa nostra più richieste, più attive, più amate dai registi e dal pubblico. Tra le poche capaci di fare tutto, o quasi: il cinema e la tv, la commedia e il dramma, recitare e cantare.
Ed è proprio la sua voce – energica, allegra – che sbarca, questo week end, nelle sale italiane: è lei infatti una delle interpreti vocali del cartoon tedesco Felix il coniglietto e la macchina del tempo, sponsorizzato dall’Unicef. In cui lei, Claudia, canta la canzone principale. Con risultati più che convincenti.
Del resto, pur se da attrice, la sua carriera è stata sempre segnata dalla musica. Come dimostrò, brillantemente, anche nel 2003, dal palco del teatro Ariston, nell’ultimo Sanremo targato Pippo Baudo prima di quello di quest’anno. Allora, affiancata da Serena Autieri, cantò e recitò, convincendo anche i più snob tra i critici festivalieri.
Da allora, per lei – che debuttò fra le tante ninfette di Non è la Rai – un percorso professionale di tutto rispetto. Nel segno, soprattutto, delle interpretazioni sul grande schermo: Non ti muovere di Sergio Castellitto; La Terra di Sergio Rubini; una partecipazione nella Passione di Cristo di Mel Gibson. Un tragitto che tocca il suo culmine proprio adesso, in questa intensissima stagione 2006-2007. Basta pensare al fatto che la Gerini è stata tra le attrici italiane che hanno segnato la prima edizione della Festa del cinema di Roma, lo scorso ottobre. Grazie a due pellicole entrambe attese, ed entrambe con una forte impronta drammatica, torbida: il noir La Sconosciuta di Giuseppe Tornatore, e il melò familiare Viaggio Segreto di Roberto Andò.
Due ruoli intensi, forti, infelici. A dimostrazione della sua capacità – già dimostrata, del resto, nel film di Castellitto – di sapere andare oltre la commedia. Genere che certo lei non rinnega, visto che l’ha lanciata: oltre a Viaggi di nozze e Sono pazzo di Iris Blond, entrambi nel segno di Carlo Verdone, ricordiamo, al cinema, Night club e Roba da ricchi di Sergio Corbucci (a fine anni Ottanta); e ancora Lucignolo, Escoriandoli, Tutti gli uomini del deficiente. Film, quest’ultimo, scritto dalla Gialappa’s, di cui Claudia è stata partner in alcune vecchie edizioni di Mai dire gol.
E ora, dopo le prove difficili della Sconosciuta e di Viaggio segreto, l’attrice torna sul grande schermo, in questo inizio 2007, all’insegna del binomio cinema & musica. Si comincia questo week end, appunto, con Felix e il coniglietto e la macchina del tempo, cartoon adatto anche a un pubblico di bambini piccoli. Come la sua amatissima figlia Rosa, tre anni, nata da un matrimonio subito fallito.
Adesso, però, la Gerini ha un nuovo partner: il musicista Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino. Ed è proprio nel segno del suo compagno il prossimo appuntamento di Claudia col cinema (e con le sette note): è lei infatti la protagonista di Nero bifamiliare, la commedia dark che segna il debutto alla regia di Zampaglione. E che arriverà nelle sale il prossimo 16 marzo, con distribuzione Moviemax.
Un impegno di cui l’attrice parla volentieri: «Tra me e Federico, sul set, nessuno stress da competizione – assicura – per ora a funzionare tra noi sono le passioni in comune, cinema e musica». Quanto alla trama, ispirata a una vicenda realmente accaduta, il regista la racconta così: «E’ una commedia nera sui vizi e le debolezze della società di oggi, iperattiva e truffaldina. I protagonisti sono Marina e Vittorio (Claudia e Luca Lionello), una coppia borghese che vuole migliorare la propria posizione sociale. Comprano una villetta, lei coltiva rose, vuole avere figli, lui da assicuratore vuole mettersi in proprio, però, senza svelare troppo, diciamo che le cose non andranno esattamente così».
Insomma, come le accade molto spesso in questa fase della carriera, Claudia ancora una volta si trasforma in icona dei malesseri contemporeanei. Seppure, questa volta, in un contesto grottesco. «Un po’ il personaggio di Marina mi somiglia – confessa l’attrice – vuole il meglio per sé e per chi le sta vicino, è borghese e donna di polso. La differenza è che io oltre alle rose e alla famiglia tengo molto anche al lavoro». E cioè al recitare, e insieme a cantare: non a caso nel film lei interpreta un brano musicale, Nina De Luna. Inserito anche nel nuovo album del compagno: L’alba di domani. Per la gioia dei suoi ammiratori.